Storie di mattarello n.8 – Gli gnocchi all’ ortica
:
Dell’ortica ci ricordiamo abbastanza bene. In primavera, giocando nei campi se non si stava attenti, il rischio di “bruciarci” con lei ed avere un “ricordo” fastidioso su gambe e mani era alto.
A parte questo effetto indimenticabile, l’ortica è una delle piante spontanee più diffuse e conosciute, con il maggior numero di proprietà medicinali sia per uso esterno che per uso interno. Chi fa l’ orto la usa come antiparassitario, concime naturale e indicatore della fertilità del terreno. Ma l’ortica è anche un’ingrediente apprezzato nella tradizione culinaria.
In ogni caso, per godere delle ortiche, il primo ostacolo da superare è la sua raccolta. Non si trova nelle botteghe di frutta e verdura ma, gratis, nei campi, in zone umide e ombrose. Bisogna raccoglierla in luoghi puliti, incontaminati, lontano da strade e campi trattati con prodotti chimici. Per la sua raccolta, ci vogliono le forbici e soprattutto i guanti con rivestimento in gomma sulla presa, per evitare i pruriti che provoca quando entra in contatto diretto con la pelle. Cercate le piantine più giovani e tenere e cogliete le cime e le foglie fino a mezzo busto, evitando ovviamente le piantine invase dai parassiti.
Una ricetta molto apprezzata nella tradizione italiana sono appunto gli gnocchi di ortica. Per 4 persone, prendiamo 1 chilo di patate lessate, 300 grammi di ortiche, 300 grammi di farina, due uova, e 10 grammi di sale fino. Delle ortiche si usano solo le foglie e gli si da generalmente una veloce scottata in acqua bollente, poi si tagliuzzano con un coltello a mezzaluna o col mixer. Poi, si miscelano patate e ortiche aggiungendo la farina, poi l’uovo ed il sale fino ad ottenere una pasta sufficientemente solida da poter essere maneggiata. Poi si formano prima dei rotolini di 1 centimetro di diametro che poi si tagliano a pezzetti di 2 centimetri di lunghezza per ottenere gli gnocchi. Si lessano in acqua bollente salata e dopo qualche minuto, quando salgono a galla, si scolano, pronti per il condimento che può essere crema di parmigiano, burro, grana e salvia, un sugo di pomodoro o un ragù di carne.