Storie di mattarello n. 6- Pasta in campo
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È risaputo, moltissimi fra gli sportivi più famosi hanno un segreto in comune per quanto riguarda la loro dieta: LA PASTA! Jesse Owens dichiarava che prima delle gare mangiava solo pasta; Michael Phelps confessa di mangiarne 1 kg al giorno nei periodi di allenamento; la tuffatrice Tania Cagnotto pranza sempre con una pasta condita in modo molto semplice, in bianco o col tonno; Roger Federer, ha dichiarato che circa due ore prima di un match, mangia pasta al pomodoro per immagazzinare energia ed a volte anche dopo aver giocato, ne rimangia in vista del match successivo, Mentre Gabriel Medina, campione di surf Brasiliano ha affermato che il suo piatto preferito è la pasta al forno di sua madre, fatta con formaggio e ragù di pollo: l’ideale per ripristinare le forze dopo ore in acqua e, perfetto da condividere con gli amici. “Quando so che c’è la pasta, chiedo sempre a mia mamma di farne una padella in più, perché i surfisti hanno sempre fame!”. La lista è lunghissima di nomi noti che giurano che come dieta sportiva la pasta non ha paragoni. Cerchiamo di capirne il perché.
Ad un corpo sano servono energia (calorie), protezione (vitamine, fibre e antiossidanti), liquidi (acqua) e manutenzione (amminoacidi che aiutano i tessuti a ricostruirsi). Nelle calorie, il gruppo più importante sono i carboidrati, seguiti da grassi e proteine. E come miglior fonte di carboidrati LA PASTA non ha paragone: pur contenendo una grande quantità di amidi non contiene quasi grassi, e ha un picco glicemico molto basso che permette un rilascio di energie costante e prolungato. LA PASTA aiuta lo sportivo a costruire riserve di glicogeno muscolare ed epatico, che incidono sul rendimento nelle gare e migliorano la resistenza.
Voilà noi ve l’abbiamo detto… ora tocca a voi correre.