Storie di mattarello n.7 – Le rezdore
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Oggi, il termine REZDORA, di cui esistono tante varianti in base alla provincia (rasdora, arzdoura, arzdora…) si associa alla signora indaffarata quasi tutti i giorni a tirare la sfoglia e portare portava avanti la tradizione culinaria regionale. L’origine del vocabolo è però molto più antico e connesso ad una figura di grande potere nella società emiliana rurale.
La parola infatti deriverebbe dal verbo latino “regere”, che vuol dire “dirigere”, e indicava la moglie dell’“azdour”, cioè il capofamiglia. Il termine è quindi legato direttamente al concetto latino di “rex” ovvero re o regnante, e più in generale connota chi comanda, infatti la rezdora era la persona che affiancava il “rezdor” nella gestione della vita famigliare quotidiana con il compito di amministrare la casa e il nucleo familiare (spesso molto numeroso) ed essere responsabile di tutto quello che accadeva all’interno delle mura domestiche.
La rezdora con il suo vigore, la sua intelligenza e competenza, col senso pratico, era una vera esperta di problem solving; ottimizzava le risorse, definiva le priorità, era attenta ai bisogni di ogni membro della famiglia, regolava i rapporti con le istituzioni pubbliche, curava le public relations con insegnanti e condomini. Insomma, era una vera donna multitasking!
La rezdora era colonna portante non solo delle famiglie ma di tutta la società. Collaborava nel lavoro dei campi e nella trasformazione dei prodotti della terra, che spesso aiutava a vendere al mercato. Era la manager dell’azienda agricola di famiglia. Se poi la rezdora eccelleva anche in cucina, acquisiva ulteriore valore per la sua famiglia. Veniva ad esempio invitato da altre famiglie, quando c’era da preparare un pranzo di nozze. Se poi il suo tortellino era reputato il migliore del paese, allora erano in molti a chiamarla, come oggi si chiamano i migliori chef per fare catering a domicilio. E la rezdora oltre a portare a casa il proprio compenso, si portava a casa anche gli avanzi della festa.
Con il tempo e con il disintegrarsi delle famiglie numerose, il termine rezdora ha perso il suo connotato gerarchico, mantenendo quello più folkloristico.